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I nostri Brand
Tutte le marche con cui collaboriamo possono vantare più di 50 anni di esperienza nel settore motoristico, hanno avuto modo di migliorare i propri prodotti grazie alla loro grande capacità di commercializzazione e adattamento alle esigenze delle persone. Questo garantisce una fornibilità di pezzi di ricambio a lungo termine e una disponibilità quasi immediata.
APRILIA
- Nascita: 1962
- Luogo: Venezia
- Specializzazione: Motocicli
- Sito internet: www.aprilia.com
Le origini di Aprilia risalgono all'immediato dopoguerra quando a Noale, in provincia di Venezia, il Cavaliere Alberto Beggio fonda una fabbrica per la produzione di biciclette. I prodotti della piccola ditta artigianale, che vanno dalla componentistica al prodotto finale, ottengono un buon successo e, nel 1962, la ditta individuale si trasforma in Snc.
Il figlio di Alberto, Ivano Beggio, si affaccia alla guida della piccola azienda nel 1968 e appare chiaro che il suo grande interesse non sono le bici quando, insieme alla dozzina di collaboratori che lavorano in ditta, costruisce la prima "moto" Aprilia, un cinquantino color oro e azzurro. Il prodotto è apprezzato.
Colibrì e Daniela si chiamano i primi ciclomotori Aprilia, ma il mezzo che più si fa notare è il ciclomotore da cross Scarabeo del 1970. La moto, e il cross in particolare, sono infatti la vera passione di chi coltiva il sogno di poter gareggiare nelle competizioni nazionali, in una specialità che vive in quegli anni una costante crescita di popolarità. Prodotto fino alla metà degli anni Settanta, lo Scarabeo viene presentato in diverse versioni con cilindrata 50 e 125 cc, con soluzioni estetiche a volte davvero uniche e innovative (inaugurando quella che diventerà una tradizione per i prodotti Aprilia), come nel caso del modello 1971, color oro metallizzato.
Il 1974 è l'anno di nascita della prima vera moto da cross, che viene affidata a titolo sperimentale a Maurizio Sgarzani, un pilota della categoria Cadetti che non sfigura nelle prime gare. Da quella moto i tecnici Aprilia traggono il modello RC 125 presentato al Salone di Milano, iniziando quel connubio inscindibile tra produzione sportiva e di serie da sempre caratteristica dell'azienda di Noale. Nel 1975 viene presentata la prima Aprilia da competizione con ambizioni di vittoria. Per il pilota si punta su Ivan Alborghetti, crossista milanese che ha già dimostrato la stoffa del campione, e i risultati non si fanno attendere. I primi successi sportivi aiutano a far conoscere il nuovo marchio italiano fra gli appassionati di off-road e, con la vendita delle "repliche" delle RC e MX 125, il neonato reparto corse può incrementare il proprio budget rispetto ai 6 milioni di Lire stanziati per la prima stagione.
VESPA
- Nascita: 1946
- Luogo: Pisa
- Specializzazione: Motocicli
- Sito internet: www.vespa.com
L’inizio di un’avventura, quando innovazione fa rima con rivoluzione
Se volessimo esprimere sinteticamente perché Vespa è così rivoluzionaria ed innovativa, dovremmo sicuramente iniziare a parlare dei suoi “primi passi”. Sì, è proprio il 1946 – l’anno della sua nascita – a contenere tutti gli elementi che fanno di questo formidabile scooter un’icona di stile e innovazione ancora oggi. Semplicemente, al fortunato DNA, nel corso degli anni Vespa ha aggiunto la straordinaria capacità di interpretare in modo unico il “territorio in cui ha viaggiato”, spesso precorrendo i tempi.
Vespa è un’invenzione originale, utile e bella che conquista subito, soprattutto in un momento – il secondo Dopoguerra – in cui la voglia di riscatto si fa sentire a gran voce. E non è un caso che il suo ideatore sia stato Corradino d’Ascanio, un geniale progettista dalla mentalità eclettica che fonde creatività ed ingegneria meccanica in un veicolo funzionale, aerodinamico e semplice. Ma l’innovazione dal veicolo si estende in modo naturale anche al linguaggio che ancora oggi fa di Vespa un’icona dalle mille sfaccettature caleidoscopiche che si estendono con spontaneità ed irriverenza nel mondo lifestyle e ci fanno viaggiare su scie di colore e simpatia. Una rivoluzione nel linguaggio dello scooter stesso e della sua comunicazione. Osservando le forme sinuose del primo prototipo di scooter (MP6) ed ascoltando il ronzio del suo motore da 98cc, Enrico Piaggio non può fare a meno di esclamare: “Pare una vespa!”.
E da quella parola si innesca una vera e propria rivoluzione comunicativa che fa il giro del mondo e dà vita ad iconiche campagne pubblicitarie.
PIAGGIO
- Nascita: 1884
- Luogo: Genova
- Specializzazione: Motocicli
- Sito internet: www.piaggio.com
Un sogno Made in Italy
Dietro ogni veicolo Piaggio c’è una grande avventura, iniziata a Sestri Ponente, Genova, nel 1884. Proprio in quell’anno, un giovanissimo Rinaldo Piaggio rilevò l’attività del padre e la convertì in un’azienda di arredamento navale. Ancora non sapeva che da lì a qualche anno la “Piaggio & C.” avrebbe conquistato i cieli, le strade e i cuori di tutta l’Italia. Rotta verso l’innovazione
Sono gli inizi del Novecento e l’industria italiana è in fermento. Gli ebanisti della Piaggio creano gli arredi di lussuose navi italiane e straniere, tuttavia non sembrano esserci ulteriori possibilità di crescita in questo settore. Così, Rinaldo decise di estendere le sue imprese nel settore ferroviario, con un'attività di costruzione e riparazione di carrozze. Una scelta che si rivelò fondamentale poiché permise di creare una squadra di tecnici e ingegneri d’eccezione.
Dalla terra al cielo
Con la Prima guerra mondiale si aprirono le porte verso una nuova frontiera: l’aeronautica. Fin dal 1915, Piaggio si occupò della riparazione e della costruzione di idrovolanti, e arrivò ad acquistare nel 1917 un’azienda aeronautica di Pisa. Questa nuova produzione permise alla Piaggio di superare la crisi postbellica e di acquisire un’altra azienda, la Pegna-Bonmartini, comprensiva di maestranze e tecnici.
Tra questi proprio Giovanni Pegna, valentissimo progettista e ingegnere areonautico che produsse presto il monoplano da caccia P2 (Piaggio 2) –evolutosi nel P7, l’Idroplano Piaggio da corsa- e il quadrimotore P 108, l’ultimo grande aereo dei costruttori italiani prima della seconda Guerra Mondiale.
Lo stabilimento di Pontedera
Il successo della produzione convinse Rinaldo a fare un ulteriore passo per la crescita della Piaggio e nel 1924 acquistò lo stabilimento Costruzione meccaniche nazionali di Pontedera. Una importante officina nata prima della guerra che permise all’imprenditore di costruire in proprio i motori degli aerei e, dopo qualche anno, anche di altri veicoli.
La nuova frontiera è green
Le innovazioni di Piaggio continuano tutt’ora nel rispetto della natura e dell’ambiente. Fin dal 1973 viene studiato uno scooter con propulsore elettrico, e soli due anni dopo Piaggio realizzò il primo Ape elettrico. Dalle tre ruote dell’Ape, Piaggio passa alle quattro del Porter e nel 1996 arriva Liberty, lo scooter che porta su larga scala il fenomeno dei “ruota alta”. Segue Piaggio MP3, il primo e più grande successo di scooter a tre ruote del mondo.
FANTIC
- Nascita: 1968
- Luogo: Barzago (Italia)
- Specializzazione: Motocicli
- Sito internet: www.fantic.com
Fantic nasce nel 1968 da un uomo che i motori li ha nel sangue, Mario Agrati, che si stacca dall’azienda di famiglia, la Garelli e insieme a Henry Keppel fonda la Fantin Motor a Barzago con l’obiettivo di produrre mini-bike, go-kart ed enduro per il mercato americano.
I primi passi di Fantic vengono segnati da un’intuizione che si rivelerà più che fortunata: ad Eicma 1969 Fantic porta il primo Caballero. Motore 2 tempi da 49 cc realizzato da Motori Minarelli di Bologna, dimensioni importanti per un cinquantino ma ben più simile a una moto da competizione “regolarità” con tanta luce a terra, parafanghi alti e il look di una enduro fatta e finita. Il nome, esotico e western allo stesso tempo, si deve al vizio del fumo di Keppel, che era solito acquistare le sigarette olandesi Caballero.La moto ebbe subito successo di pubblico e la campagna “marketing” che Fantic escogitò per il lancio del modello: vennero reclutati piloti di primo piano come Mike Hailwood e Jarno Saarinen ma anche campioni di altri sport, come il calciatore Sandro Mazzola.
Una volta in garage gli adolescenti dell’epoca erano soliti il carburatore Dell’Orto da 14mm, a norma di legge per l’epoca, con il maggiorato da 19mm. Una modifica tanto frequente che spinse Fantic a dotare i Caballero per l’esportazione con il carburatore più grande. Dalla seconda serie del Caballero arrivò la doppia versione, a 4 o 6 marce, e dopo le versioni targate, da 100 e 125 cc, che però non ebbero lo stesso successo del capostipite.
ISUZU
- Nascita: 1916
- Luogo: Tokio
- Specializzazione: Automobili
- Sito internet: www.isuzu.ch
Le origini della casa Isuzu risalgono al 1916, quando l’allora Tokyo Ishikawajima Shipbuilding & Engineering Co. Ltd. inizia la costruzione di una fabbrica per la produzione di autovetture. Nel 1918 l’azienda instaura una cooperazione con la britannica Wolseley Motors Ltd che porta alla commercializzazione, a partire dal 1922, della Wolseley A9, la prima vettura costruita in Giappone. Di lì a due anni inizierà la produzione di autocarri.
Isuzu: la nascita del marchio.
È il 1934 quando la Tokyo Ishikawajima Shipbuilding & Engineering Co. Ltd si fonde con la Dot Automible Manufacturing Inc. e assume il nuovo nome di Automobile Industries Co., Ltd. L’azienda è oggetto di attenzione da parte del governo giapponese che propone di dare un nuovo nome alla vettura principale. Il nome scelto è Isuzu, in onore del grande fiume che scorre nel Grande Santuario di Ise e a cui sono dedicate molte canzoni e poesie della tradizione.
Nel 1936 è prodotto il primo motore diesel per auto raffreddato ad aria. Nel 1937 l’azienda diventa gruppo, la Tokyo Automobile Industries Inc. e continua la produzione di autocarri con motori diesel. Bisogna però attendere fino al 1949 perché il marchio Isuzu, che letteralmente significa “cinquanta campane”, diventi il marchio distintivo dell’intero gruppo: nasce la Isuzu Motors Limited.
GUZZI
- Nascita: 1921
- Luogo: Genova
- Specializzazione: Motocicli
- Sito internet: www.motoguzzi.com
Una corsa senza sosta
È nata a Genova il 15 marzo 1921, è la più antica casa costruttrice di motociclette in Europa e il suo motore è inconfondibile. È Moto Guzzi. Un sogno realizzato da tre aviatori, reduci dalla Prima guerra mondiale: Carlo Guzzi, Giorgio Parodi e Giovanni Ravelli. Un marchio destinato a fare la storia delle due ruote grazie a potenza, affidabilità e uno stile tutto italiano che ancora oggi, a quasi un secolo di distanza, continua a regalare forti emozioni.
Un’aquila custode
Il primo modello sperimentale di Moto Guzzi non aveva nessuna aquila, bensì un rombo con la sigla “GP” sul serbatoio a indicare Guzzi e Parodi. Giovanni Ravelli era tragicamente precipitato durante un volo di collaudo. La successiva scelta di questo maestoso volatile è proprio una dedica per l’amico aviatore, che possa vegliare su ogni futura avventura come una grande aquila ad ali spiegate.
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